Mosche

Le specie di mosche sono centinaia, ma sono ben poche quelle che interessano gli esseri umani.

Tutte le mosche completano la loro metamorfosi passando da uova a larva a pupa ad adulto. Generalmente nidificano nel materiale organico in decomposizione perché le larve, per svilupparsi, si nutrono di questo.

La trasformazione da uovo ad adulto avviene in 7 giorni circa e a favorire lo sviluppo sono soprattutto le temperature calde.

Sono proprio le larve e i luoghi in cui le uova vengono depositate ad essere quelle soggette ad un assiduo controllo.

Una volta individuate le zone favorevoli alla nidificazione, è bene prevenire l’infestazione con metodi chimici o naturali e, in caso di infestazione, la ditta di disinfestazione colpirà soprattutto le zone nidificate evitando una successiva invasione.

È comunque consigliabile cercare di pulire gli ambienti con una certa costanza cercando di tenere lontane le osche adulte e di rendere sfavorevoli alla creazione di nodi tutti i luoghi di abitazioni, uffici, giardini e costruzioni.

 

Com’è fatta la mosca

La mosca fa parte dell’ordine dei ditteri.

Foride
Mosca mentre defeca

Sono piccoli insetti con capo e corpo ben separati. Hanno un apparato boccale che cambia leggermente a seconda del tipo di mosca e del suo nutrimento.

Gli occhi sono molto grandi e permettono alle mosche di avere un’ampia visuale, motivo per cui risulta molto difficile prenderle.

 

Riconoscere le larve

Le larve sono di colore chiaro, tendente al giallo. Vivono nell’acqua e in ambienti umidi ed è facile trovarle nelle piante, sui funghi e nella frutta. È priva di zampe e di occhi ma dotata di piccole antenne e di apparato boccale, che utilizzano per nutrirsi e per svilupparsi.

Hanno perlopiù il corpo attaccato alla testa e per questo vengono spesso confuse con i vermi.

 

Che tipo di danni provocano

Oltre al fastidio, le mosche possono provocare danni sia in ambito veterinario che in ambito umano e agrario.

In ambito veterinario, le mosche sono un flagello soprattutto per:
gli ovini, ai quali viene trasmesso il morbo della lingua blu (o febbre catarrale) che può causarne la morte
i mammiferi, ai quali viene trasmessa la miasi, che provoca danni alle muscose. Ne sono soggetti soprattutto i cavalli.

In ambito agrario, le mosche possono essere un vero flagello. Se parliamo di mosche della frutta e di mosche dell’olivo, i danni possono essere enormi.

Per quanto riguarda il cibo, possono trasmettere microorganismi patogeni le mosche dell’aceto, della carne e del formaggio.

Per l’essere umano le mosche pericolose in quanto, nidificando nel materiale organico in decompisizione, possono trasmettere malattie. È conosciuta in particolare la mosca tse-tse, che trasmette la malaria o malattia del sonno.

Prevenire l’infestazione delle mosche

Pulizia e sanificazione sono essenziali per evitare un’invasione di mosche in tutti gli ambienti. In particolare, sono da tenere sotto controllare e da igienizzare sempre:

  • gli scarichi delle abitazioni
  • le zone umide di case, costruzioni e giardini
    le stalle
  • i contenitori dell’immondizia
  • i contenitori di compost e di rifiuti organici
  • i contenitori di frutta e di alimenti in generale.

 

La disinfestazione

La disinfestazione delle mosche è una pratica piuttosto comune.
La prima azione che si compie è una verifica dei siti nei quali le mosche possono avere deposto le uova. Si provvede ad eliminare le uova e le larve e a rendere il luogo inadatto alla nidificazione.

Questa prima fase viene accompagnata dall’eliminazione delle mosche adulte, per evitare che tornino a depositare le uova.

Viene poi fatta un’analisi delle misure preventive da prendere e degli strumenti da utilizzare per evitare un’altra invasione.

Infine, le mosche adulte e i residui vengono completamete eliminati.