Ratti

Ratti

Il Ratto, un roditore del genere dei Muridi di cui esistono almeno 56 specie, simile ma distinto dal topo per dimensioni, tanto che i roditori di questa famiglia vengono chiamati topi se piccoli e ratti se larghi.

E’ uno degli animali infestanti più comuni che impresari e casalinghi possano ritrovarsi, il controllo dei roditori può interessare tutti.

Come gli scarafaggi sono onnivori, adattati a trovare nutrimento in ogni genere di cosa che sia identificabile come cibo o no, questa a contatto con ogni genere di superficie che sia una fogna o il nostro pavimento è capace di diffondere sul nostro cibo i patogeni con cui entra a contatto e a rovinare gli edifici infiltrandosi nei tubi o rosicchiare cavi.

In breve contamina,infesta e distrugge.

Ci occupiamo di qualsiasi tipo di infestazione, tra cui della disinfestazione topi e ratti, in questo articolo guarderemo sotto una lente professionale aspetti importanti di questi roditori.

Due specie in particolare sono importanti, il ratto nero o rattus rattus, e il ratto marrone o rattus norvegicus, entrambe diffuse in italia e derivanti dall’Asia sono importanti roditori infestanti con cui avremo a che fare.

Il rattus rattus e il rattus norvegicus

Il ratto nero

foto di Ratto nero Rattus rattus

Appare come un ratto grigio ma è anche detto “dei tetti” grazie alla sua abilità di scalatore, possiede infatti dei potenti arti posteriori più lunghi rispetto a quelli anteriori con cui riesce a saltare e scalare.

Distribuzione

Originario dell’India e il sudest asiatico si è diffuso in Europa attraverso i romani già nel primo secolo A.C. lo si ritrovava in tutto il territorio dell’impero romano, l’Inghilterra, l’Egitto per poi raggiungere il resto del mondo grazie alle navi europee nel tempo. Una delle cause della sua diffusione è considerata essere le navi di ritorno dalle Crociate in terrasanta.

Preferisce le temperature calde ed è meno resistente al freddo della varietà marrone, trova conforto nell’attività umana che gli offre facile cibo e rifugio, preferisce case e magazzini dove viene conservato il cibo. Le sue dimensioni da adulto vanno dai 12 ai 18 cm di lunghezza, senza contare la coda che da solo può superare questo numero, andando dai 15 fino a ben 22 cm. Tende ad essere più piccolo della varietà marrone che è anche quella più diffusa soprattutto in Italia, in Inghilterra sembrano essere stati contenuti per lo più nelle zone di porto soppiantati dal norvegicus.

Aspetto e dimensioni

Nonostante il nome può avere un colore che va dal nero, grigio al marrone chiaro. Curiosamente una varietà verde è stata osservata durante gli anni “20” in Inghilterra. Gli inglesi lo chiamano topo di nave per via della sua origine.

Il corpo è peloso ad eccezione della coda glabra e le orecchie, ha due occhi grandi e sporgenti, tipici degli animali che fanno da preda, utili per vedere di notte quando è attivo. Le sue zampe sono bianche o rosa.

Ha un’olfatto sviluppato che sfrutta per ricordare i percorsi che ha già marcato con feci o urina.

Comportamento

E’ un animale notturno, attivo dal tramonto all’alba, essendo abili scalatori possono infilarsi nei posti più improbabili, possono scalare corde, muri e persino nuotare.

Sono eusociali, vivono in colonie composte da 20 fino a 60 membri, dentro nidi costruiti sopra il terreno, dentro tronchi d’albero o nelle cavità dei muri, questa specie è per lo più vegetariana preferendo frutta e semi, ma mangia anche grano, raccoglie il cibo per poi mangiarlo in un luogo sicuro. Generalmente sono da considerare onnivori e perciò una minaccia a depositi di cibo, coltivazioni ma persino all’ecosistema e la sua diversità poiché possono nutrirsi anche di uccelli e vari insetti.

La Nuova Zelanda per esempio, non ha mammiferi di terra naturali, l’ assenza di predatori naturali come cani,furetti,topi e altri ha fatto sì che le specie native non potessero sviluppare delle difese negli 85 milioni di anni che hanno passato relativamente indisturbate fino all’arrivo dei primi predatori, prima nel 13° secolo con l’arrivo dei Maori e dei cani e ratti polinesiani che portarono e successivamente nel 18° secolo con l’arrivo degli inglesi con la spedizione di James Cook. Perciò il governo ha l’ambizioso obiettivo di eliminare completamente questi mammiferi che rischiano di far estinguere molte specie indifese.

Ciclo vitale

In inghilterra tendono ad accoppiarsi tra Aprile e Novembre, quindi tra Primavera e Estate, con 5 cucciolate possibili per ogni femmina, il cui numero di figli può essere dai 5 agli 8 per ogni cucciolata. Ha bisogno di appena 5 settimane per raggiungere la maturità sessuale. Ben diverso dai ritmi di quello marrone.

Il rapporto con l’uomo

Sono considerati il vettore primario della peste, l’ipotesi è che le pulci che hanno viaggiato su questo animale hanno portato e diffuso la peste in Europa durante il medioevo, in Inghilterra quella che chiamavano “morte nera” ha portato alla morte di più della metà della popolazione del tempo. Una teoria messa in discussione negli ultimi anni che ha visto una serie di ricerche ipotizzare invece che la trasmissione da persona a persona sia stata un fattore importante.

un problema di ratti o topi in casa può avere un impatto negativo sull’igiene poiché possono portare i patogeni dagli ambienti esterni o anche solo i bidoni della spazzatura di casa che non si fanno problemi ad “esplorare” grazie ai loro denti aguzzi.

Oltre alla peste bubbonica e la febbre da morso del ratto, possono ospitare il tifo, la toxoplasmosi, leptospirosi la trichinellosi, alcuni acari che provocano dermatiti come il Ornithonyssus bacoti e molti batteri come streptococchi e streptobacilli.

Qualsiasi tipo di infestazione da topi tende a portare ad un generale impoverimento dell’igiene generale del luogo.

Il ratto marrone

 

Il ratto marrone
Ratto norvergicus, originario dell’Asia a dispetto del nome, questo è il roditore più diffuso.

Questa varietà ha soppiantato quella grigia diventando la specie più diffusa in Europa già durante il medioevo e molti dei suoi attributi si applicano ad entrambe le specie: notturno, onnivoro, eusociale (vive nelle colonie), capace di nuotare, originario dell’Asia e pericoloso per l’ecosistema.

Il suo nome scientifico è Rattus norvegicus, ovvero ratto norvegiese, un errore attribuibile al malinteso per cui si considerava essere originario della norvegia perpetrato da naturalisti inglesi come John Berkenhout.

Distribuzione

Originario dell’Asia, forse nello specifico la Cina o la Mongolia, si è diffuso durante il Medioevo e ha raggiunto quasi ogni luogo abitato dall’uomo soppiantando l’egemonia del ratto nero.

I loro numeri sono oggetto di speculazione e risultano molto variabili, ma questa varietà ha una ottima capacità di resistere alle basse temperature per cui si prospetta un aumento del loro numero in corrispondenza di quello della temperatura.

Aspetto e dimensioni

Il pelo è corto e marrone, ma può essere anche grigio scuro, tende a schiarirsi nell’avvicinarsi al ventre, peso e dimensioni variano parecchio, dai 140 g ai 1000g, può arrivare al doppio del peso della varietà nera, per una lunghezza che va dai 15 ai 28 cm ed una coda lunga tra i 10,5 ai 24 cm.

Hanno un senso dell’udito e dell’olfatto molto sviluppato come ogni roditore alla fine, importante poiché devono capire cosa stanno per mangiare prima di farlo, poiché incapaci di vomitare.

Habitat ed abitudini alimentari

Notoriamente abitano le fogne, ma possono anche trovarsi nei vicoli o direttamente negli edifici residenziali. Sono resistenti ai batteri e patogeni legati alla scarsa igiene ma ne sono ottimi portatori.

Riproduzione

Questa varietà di ratto può riprodursi tutto l’anno se le condizioni lo consentono. La femmina può produrre fino a cinque cucciolate all’anno, con un periodo di gestazione di soli 21 giorni, le femmine raggiungono la maturità sessuale dopo 4 mesi i maschi invece 3, tuttavia le femmine tendono a cominciare ad accoppiarsi anche prima, questo potrebbe dare l’idea che maturino dopo 5 settimane.

Hanno una vita media che va dai 1 ai 3 anni. A seconda delle condizioni di contorno, in cattività vivono mediamente molto di più. L’accoppiamento non è stagionale, può avvenire tutto l’anno ma è più facile che avvenga durante il caldo, la stessa femmina si accoppia con più maschi.

I figli aprono gli occhi dopo circa 2 settimane, rimarrano nel nido per 3,4 settimane prima di lasciarlo. Le femmine si prendono cura sia dei propri che i figli delle altre mamme.

Il problema dei ratti per la salute

 

I ratti, vivendo spesso in luoghi poco igienici, presento un pericolo per l’uomo in quanto portatori di malattie quali:

  • Peste

  • Salmonellosi

  • Leptospirosi

  • Rabbia

Inoltre, cercando di depredarne le provviste, possono causare danni ai raccolti, dispense e magazzini. Molto comune è il danno causato ai cavi elettrici dovuti dal loro masticamento.

Metodi di disinfestazione

Per ottenere un risultato efficacie e definitivo, è consigliabile affidarsi ad una impresa esperta come ad esempio Derattizzazioni.org . Le tecniche attualmente utilizzate sono:

  • La derattizzazione chimica: che utilizza prodotti chimici al fine di eliminare i roditori.
  • La derattizzazione meccanica: attraverso l’ausilio di esche e trappole.
  • La derattizzazione ecologica: il metodo più sicuro in quanto si evita il contatto tra l’uomo, specialmente i bambini, e i rodenticidi. Si fa infatti ricorso a particolari trappole in grado di catturare fino a 200 topi.

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