Mosche dell’Olivo

Com’è fatta

La mosca dell’olivo o mosca olearia (Bactrocera oleae) è così chiamata perché la polpa delle olive è il nutrimento delle larve.
L’adulto misura circa 5 mm ed è simile alla mosca della frutta, con un corpo giallo e nero e le ali con sfumature più scure. A differenza del maschio, la femmina ha una sorta di pungiglione con il quale depone le uova nelle olive.

Abitudini a alimentazione

L’adulto della mosca olearia si nutre di cibi zuccherini per poter deporre le uova. È la larva ad essere più interessante per l’uomo perché è essa a provocare danni alle olive e alle intere coltivazioni di olivi.

In estate, le uova originano le larve in circa 3-6 giorni e in autunno in 10 giorni. La larva appena nata misura all’incirca 7 mm ed è giallognola mentre nello stadio più maturo misura circa 4 mm. Per maturare e passare allo stato pupale, la larva si nutre della polpa dell’oliva.

Le larve maturano e si sviluppano soprattutto a temperature medie. Le alte (30°) e le basse temperature (-2°) ne rallentano la diffusione.

Il danno alle olive inizia però con l’ovodeposizione: la mosca adulta femmina, per deporre le uova, provoca un foro molto evidente sulla buccia dell’oliva. Successivamente, una volta depositato l’uovo e originata la larva, questa scava una serie di gallerie che conferiscono all’oliva non solo un brutto aspetto, ma anche un sapore e un odore diversi.

L’attività di scavo delle gallerie può aumentare l’acidità dell’olio ottenuto da olive infestate, limitandone la conservazione; lo sviluppo della larva all’interno dell’oliva la fa inoltre marcire.

Perché è dannosa per l’uomo

Già dal nome e da quanto detto, lo si comprende: la mosca olearia è in grado di distruggere intere coltivazioni di olivi. È successo proprio nel 2014, anno in cui moltissime regione d’Italia hanno lamentato una scarsa produzione di olio. Perché?

Perché il clima umido e “mediterraneo” ha sicuramente contribuito a far sviluppare le larve. Inoltre, secondo alcune ricerche, la grandezza delle olive e il grado di acidità (che aumenta con l’umidità) sono fattori più che attraenti per questa specie di mosche.